Ecco a voi l’ultimo arrivato in casa Ericlea! Un romanzo spumeggiante, ma anche un testo che fa riflettere e che ci ricorda, per fare un esempio tra i molti, che i femminicidi in Italia dal 2000 al 2011 sono stati 2061. E nel 2016, sempre in Italia, in media è stata uccisa una donna ogni tre giorni. Una raccolta di spunti di riflessione, di fatti più o meno noti sulle diseguaglianze che ancora regnano nella vita quotidiana delle donne di tutto il mondo.
Un libro gustoso e dispensatore di sorrisi, ma anche un’ottima proposta per una riflessione sull’essere donna (per le donne) …ma non solo per le donne!
Scritto dalla Professoressa e scrittrice di successo, Mariavittoria Antico Gallina, questo racconto è un moderno e ironico colpo d’occhio su quegli straordinari eventi del quotidiano famigliare che talvolta ci appaiono così lontani, ma con cui in realtà condividiamo ogni giorno le nostre vite.
L’opera è introdotta dalla prefazione della Dottoressa Patrizia Speroni: psicologa e psicoterapeuta, svolge attività di formazione e di consulenza presso associazioni e cooperative che operano in ambito socio educativo, sanitario e assistenziale. Collabora con una équipe di Cure Palliative domiciliari ed è consulente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.
DAL RISVOLTO DI COPERTINA: Il libro di Mariavittoria Antico Gallina si basa su un pensiero semplice e illuminante: le donne fanno tutto quello che fanno gli uomini, ma lo fanno un passo indietro… e sui tacchi! Il frizzante racconto di reali vicende quotidiane è utilizzato dall’Autrice per portare all’attenzione delle lettrici – e dei lettori volonterosi di meglio capire il mondo femminile – il diverso modo che hanno le donne di pensare, di parlare, di amare. Con lo stile vivace che lo caratterizza, il libro ci presenta una condizione femminile tanto discriminante quanto diffusa e legittimata, di cui non si può che sorridere in modo grottesco. “Il marito di Costanza sembra il mio!” verrà da dire alla lettrice. A fare da sfondo al racconto vi è la realtà che le donne italiane sono sempre e ancora in attesa di parità, di trovare spazi di occupazione, di crescita professionale, di avere potere e ruoli decisionali nelle imprese, in politica, nella scienza: insomma di vedere finalmente riconosciuta nei fatti quella parità che la carta dichiara da tempo.
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